“La donna di picche”

Essere donna è (anche) la scelta di dire, di scrivere, di essere le stesse cose degli uomini, con tutto lo scalpore conseguente al fatto di non essere uomini.
Se il linguaggio è la carne dell’individuazione, una donna potrà parlare del suo rapporto con se stessa, con la sua sessualità e con Dio, attraverso il suo corpo, senza che si creda indebitamente che stia parlando del suo corpo attraverso la scandalosa narrazione di se stessa, della sua sessualità e del suo dio (che non necessariamente sono cose diverse).
Alda Merini in La donna di picche, “Clinica dell’abbandono”, Einaudi editore.

Pubblicato da Gisella Blanco

Poetessa, giurista, animalista ed estremamente gattofila, buddista, anticlericale e tantissimi altri difetti!

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