“La bellezza”
La bellezza ci parla, ci sfinisce, ci adula e ci tramortisce, ci porta sui palmi per scagliarci contro noi stessi. La bellezza fa bella se stessa ma non piange e non ride. La bellezza è nella bocca del poeta che la vomita sulla terra. C. Baudelaire.
“Benedizione”
Cosa accade al mondo quando sorge un poeta? E cosa pensa l’affranta madre di un poeta che se lo vede sorgere dal grembo? Redenzione o dannazione. Benedizione, forse. Charles Baudelaire in I fiori del male, quartine di alessandrini in rime alternate.
“Al lettore”
I Fiori del Male, la poesia preliminare che rappresenta anche un prologo, un avvertimento e, insieme, una summa. Quartine di alessandrini a rime embrassées, baciate (dodici sillabe divise in emistichi di 6 con accenti sulla dodicesima) che parlano dell’uomo com’è e non come dovrebbe essere. Raffinato mostro di sempre.