Il mio augurio, per tutti i giorni a partire da adesso, è di esistere in un adesso in cui si possa maturare una profonda e piena libertà proprio a partire dalle condizioni (necessarie e sagge) che ci fanno sentire meno liberi, meno autonomi e meno umani. Quest’anno ho imparato che lo sguardo trabocca da qualsiasi mascherina, che la lontananza può essere fisica e/o affettiva e che soltanto la seconda riempie di una grave tristezza, che non c’è una età giusta per imparare a chiamarsi con il proprio nome (e, vedrete, se lo fate voi, tutti quanti lo faranno con voi), che l’affetto germina a qualsiasi latitudine e in molteplici formule ma l’algoritmo emozionale non sbaglia mai i suoi calcoli e-sorprendentemente- ci riscopriamo unici tracciatori di noi stessi. Ho imparato l’arte della decostruzione come unica scienza esatta della creazione di valore e ho affidato alla Poesia uno dei miei molti posti in questa dimensione umana. Siate liberi di sentirvi liberi, qui ed ora. E che tutto il tempo che verrà possa essere libero dal passato e libero nel futuro, che possa essere lirico, politico, poetico ed eretico ma, anche tremendamente romantico e gentile.
Melodia di porte che cigolano, Eretica Edizioni.
Buon 2021 anche a te carissima! 🙂
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Anche a te caro!!
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