Dalla mia nota al dialogo con Edoardo Albinati:
“Nell’atto amoroso si svolge una sorta di liturgia dell’eccesso, percepito come tensione involontaria del corpo e della mente degli amanti che si irretiscono a vicenda – complici consapevoli – fino a sprofondare nei loro stessi turbamenti (individuali e relazionali), similmente a come avviene all’apice della poiesi artistica e dell’allucinazione religiosa. Il corpo dell’altro, in una sorta di immedesimazione e delirio, «vive di una vita immaginaria» all’interno dell’io poetante e, con una efferatezza sadica quanto conturbante, ne cannibalizza lo spirito”.
Su Laboratori critici (Samuele Editore), LA VANITÀ DEL SACRO, Rivista semestrale di poesia e percorsi letterari, Anno II, Vol. 2, Novembre 2022.
In copertina, una fotografia di Dino Ignani.
