Tratte dalla sezione “Bisogno di guida” della raccolta “Il muro della terra (1964-1975)” di Giorgio Caproni.
Leggendo (buona) poesia, la propria tristezza si ricompone, assume un contegno diverso, irradiante, rivelatore.
Nella poesia “Anch’io” il poeta scopre la vanità della guerra conoscitiva e il vano desiderio di affondare le proprie radici in una terra che non appartiene ad alcuno.
In “Bisogno di guida”, l’apoteosi del dramma della virgola successiva alla sentenza “Non sono”. Una virgola è pausa, trasalimento, sospensione esistenziale.
Ancora una volta il luogo sfugge all’io e l’io si autoesilia dalla sua terra per affermare la sua controversa inesistenza.
“Tutte le poesie”, di Giorgio Caproni, introduzione di Stefano Verdino, Garzanti.

