“Cartografie del silenzio” di Adrienne Rich

Al buio non si capisce bene chi è. Un padre, un antico amante, un feroce amico o la parte rauca della propria voce? Fatto sta che era certo che la conosceva bene, meglio di come lei conoscesse se stessa e ciò indusse lei a mutilarsi e lui a morire del sangue della figlia, “veleno sacro” dicono. Eppure quando il padre muore, dopo una vita che la figlia ne attende la dipartita, non c’è niente da fare, non si può risuscitare e la figlia trascorrerà tutto ciò che del tempo le rimane con il desiderio di riportare in vita quel padre, quelle guerre e tutte quelle incoerenze. Così ella diviene protettiva con il mondo e, se le andrà bene, potrà sognare l’inesistita saggezza del padre spegnendo ogni paura. Adrienne Rich in Cartografie del silenzio, Poesia Crocetti.

Pubblicato da Gisella Blanco

Poetessa, giurista, animalista ed estremamente gattofila, buddista, anticlericale e tantissimi altri difetti!

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