Salvatore Toma è un giovanissimo poeta salentino nato a metà degli anni ‘50 che non si è mai staccato dal grembo materno della terra che l’ha partorito e in cui rintraccia un profondo misticismo, incondivisibile con i coetanei, quasi animistico nella coraggiosa impresa di cercare quel che serve in questo mondo e pensare costantemente alla morte come a un erotico rituale della vita. Tratta da Il canzoniere della morte, Einaudi editore.
