Il mito del gatto è un tema ricorrente in ogni forma d’arte. Per Dario Bellezza, i suoi amici solitari, nella loro innocenza animalesca rappresentano il tramite lirico tra il poeta e il suo travagliato io, dilaniato tra l’afflato alla provocazione e la depressione del decadimento sociale. Un gatto, si sa, vive una nobiltà intrinseca e singolarmente relazionale che indicizza alla virtù lì dove la depravazione, la più intima oscenità impera. Dario lo sapeva. @Librimondadori introduzione di Roberto Deidier.

