Vi parlo dell’esordio poetico di Carlotta Cicci (Zona Disforme), “Sul banco dei pesci”, con prefazione di Alberto Bertoni, L’Arcolaio editrice (http://www.editricelarcolaio.it/home.htm).
Il tono, pur essendo sempre molto intimo e confidenziale non è mai del tutto confessionale: pur tenendo bene a mente che la poesia confessionale non è un’esternazione privata ma contiene una radice vivacemente sociale ed estroflessa, la poesia di Cicci appare fondata su un’esperienza direttamente vissuta come collettiva o comunicabile, e non inizialmente solo personale.
Su Avamposto – Rivista di poesia, che ringrazio.
