“Arresti frequenti”

L’alea del segno nella lingua-un segno dialogico, amoroso- comunica sull’orlo sdrucito della parola.

La poesia è un letto di terra da allagare in un tempo non computabile, sui fianchi ramificati del desiderio, o di un dover essere che si compie nel se del sé.

“Arresti frequenti, Poesie scelte 1965-2006”, di Michel Deguy, tradotto da Mario Benedetti, con prefazione di Martin Rueff, Luca Sossella editore.

Pubblicato da Gisella Blanco

Poetessa, giurista, animalista ed estremamente gattofila, buddista, anticlericale e tantissimi altri difetti!

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