Seconda metà del Novecento. Che sia antinovecentista o meno, che piacciano e si accolgano le classificazioni o meno, Attilio Bertolucci in “Viaggio d’inverno” scrive una poesia narrativa che mette in luce la dimensione delle piccole cose quotidiane per evocare l’epica di ciò che non si vede ma muove l’ossatura sotterranea del vivere sociale di ciascuna condizione personale.
“Le poesie”, Garzanti Libri.

