Vespertina di Ada Negri fu accolto con entusiasmo dal regime e da Mussolini stesso che ne riconobbe il merito “di avere toccato le corde più profonde della lirica italiana”. E d’altronde ci troviamo davanti a una poesia estremante musicale e attenta alle parole che diventano suoni e che presagiscono un misticismo intenso, l’abbandono a Dio tipico della italianità più tradizionale in cui la malinconia diventa modello umanistico e strascico di foglie condotte dai (troppi) venti. Forse può stupire che la pena della morte vicina diventi stupore di luce in accurato enjambement che non lasciano prendere fiato tra i versi di endecasillabi. Manca spesso il fiato, lettore o scrittore che sia, a chi domanda la sua salvezza solo al di sopra di sé. Marsilio Editore
