Se “nel vino vi era anche una grossa intuizione: la gioventù”, Amelia Rosselli ci suona, con la musicalità delle sue parole, la vertigine di un vuoto, l’immagine di un passato che può essere di chiunque e la vaghezza d’oggi che risuona in ogni verbo declinato al passato che ci declina esso stesso, in qualche modo ancora poco chiaro. Garzanti Libri
