Lingua è una graffiante poesia di Pasolini, di cui riporto l’ultima strofa. Il poeta accetta la sua carne nella carnalità che è ontologia ideologica e pensiero oggettivante. Isterismo è vestigia, ardore, opposizione, ricerca. Se mi rifiuti per come sono, non muto. Dagli urti nasce l’educazione alle carezze.
