Con Pier Paolo Pasolini è tutta una frenesia di amore e repulsione, oscenità sacrale ed empia pudicizia. Questa poesia fa parte della raccolta L’usignolo della Chiesa cattolica, in cui il poeta affronta la disgregazione della purezza in funzione dell’eros dell’età adulta, a cui non può-non vuole sottrarsi ma che vive contraddittoriamente come una catarsi inversa, una escatologia della morte, un flusso vitalistico che lo congiunge al proprio io per ribellarsene.
