A cura di Eretica Edizioni

La poesia sovverte. E’ la sana – e dolorosa – ricerca d’inversione dei canoni avvilenti di una società annoiata, ne è il fine. Oppure è la poesia stessa, il fine della trasformazione: la scelta è la possibilità di individuazione di ciascuno che, lungi dal creare isolamento, può essere moto perpetuo verso una pura creazione di valore, un valore così divino da essere tutto umano.