Cari amici de #ILibrofili, vi propongo un testo immortale di G. Ungaretti in cui l’amnesia composta e battente del reale diventa afflato alla vita, proprio lì dove imperversa la morte, ultima roccaforte di dignità comune. Da “Il porto sepolto”. Che ne pensate? Oscar Mondadori.

Ciao
Ungaretti con i propri lampi poetici disseppelisce il porto sepolto e scopre – da essere umano – che a volte er apprezzare la vita occorre toccare la morte.
"Mi piace""Mi piace"
Strepitoso, sempre! Grazie per il commento 🤗
"Mi piace""Mi piace"